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Rita Turri

L’uso del legno come elemento privilegiato dell’illusione ottica è il Mestiere d’Arte che la occupa da molti lustri.

 

Nelle sue raffinate Tarsie, prospettiva - colore - materia sono fuse in un ordine intimo risolto in una esemplare partitura delle tessere lignee, commesse con malcelata maestria.

Nel complesso settore della Tarsia contemporanea Rita Turri è sinonimo di uno stile inconfondibile che attinge i suoi tratti dall’insuperabile patrimonio culturale e territoriale italiano, bilanciando alla perfezione tradizione e innovazione.

I suoi lavori disvelano profonda conoscenza di un Arte che raggiunse il suo apogeo nella grande stagione artistica del Rinascimento.

Talento e creatività la rendono tra i migliori interpreti: per bellezza e tecnica esecutiva le sue Tarsie si misurano con quelle cinquecentesche, quando con mirabili manufatti i Maestri dell’epoca seppero elevare l’intarsio ligneo a mezzo di espressione artistica autonoma, emancipandolo dal rigido ornamento tardo-medievale ed affermandolo nelle sue squisite capacità raffigurative.

Nata ad Anagni nel 1963, da giovanissima segue le orme del padre Carlo affiancandolo nella locale bottega-studio Tarsie Turri. Con la scomparsa del suo mentore ne ha raccolto il prezioso lascito perpetrando nell’esecuzione di una seducente manifattura intarsiata, espressione del made in Italy più classico e coinvolgente.

Formatasi in oltre 40 anni di ininterrotta attività incentrata su quest’antica forma di decorazione, i suoi lavori conservano le peculiarità di una lavorazione totalmente manuale.

Il taglio e l’accostamento di selezionati piallacci assecondano codificate matrici stilistiche, l’uno eseguito con precisione millimetrica l’altro impiegando pregiate essenze, magistralmente utilizzate nelle venature e nelle naturali sfumature chiaroscurali del legno.

La cura dei dettagli, la ricerca di un’ideale rappresentazione cromatica e prospettica riposta in ogni modello iconografico da restituire ad intarsio, contribuiscono a conferire un valore specifico alle sue opere che, una volta terminate, diventano un condensato di qualità manifatturiera, di storie, di valori.

Su quadri e pannelli, inserite nel supporto dell’arredo su cui possono essere incorporate, i superbi lavori dell’abile artigiana mirano a ridefinire gli stessi canoni valutativi della Tarsia lignea, spostando in avanti il limite di una ambita ancorché astratta perfezione.