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Filippo Coletti

Nato ad Anagni, Coletti iniziò lo studio della musica a Roma, e successivamente si trasferì a Napoli al Real Collegio di Musica

 

Filippo Coletti (1811-1894): Nato ad Anagni, Coletti iniziò lo studio della musica a Roma, e successivamente si trasferì a Napoli al Real Collegio di Musica. Coletti debuttò al Teatro del Fondo (1834) nel ruolo di Prosdocimo ne Il Turco in Italia di Gioacchino Rossini. La sua esibizione fu considerata un grande successo dalla corte e lanciò la sua carriera.
Coletti si stabilì nei pressi del Teatro San Carlo, dove cantò ruoli di coloratura e belcanto in opere di Vincenzo Bellini, in quelle di Rossini e di Giuseppe Curci. Oltre che a Napoli, Coletti cantò al Teatro Carlo Felice di Genova nelle stagioni 1835–1836, nell'opera di Donizetti, Gemma di Vergy, poi cantata anche al Teatro Valle di Roma, e ne I puritani di Bellini a Padova.
Nei quattro anni che cantò al Real Teatro de São Carlos di Lisbona (1837–40) Coletti apparve in un nuovo ruolo quasi tutte le settimane. Lasciò Lisbona, dopo aver cantato un ultimo, Belcore ne L'elisir d'amore di Donizetti nel novembre 1840.
Pierre Laporte, l' impresario del Teatro di Sua Maestà a Londra, ingaggiò il talentuoso ma sconosciuto Coletti in sostituzione dell'idolo del pubblico, il baritono Antonio Tamburini. Laporte sperava di sbarazzarsi del costoso Tamburini, pensando che Coletti fosse uguale a lui e lo lanciò ne I puritani. Ma per quanto talentuoso fosse Coletti, non era un membro della "vecchia guardia", e la diva Giulia Grisi e altri cantanti istigarono una rivolta.
Rientrato in Europa, Coletti cantò a Vienna, Bologna e Bergamo, dove incontrò Gaetano Donizetti, che si recò da Milano a Bergamo per ascoltarlo esibirsi nel suo Marin Faliero. Coletti cantò Torquato Tasso di Donizetti e Beatrice di Tenda di Bellini al Teatro alla Scala nel 1841, creando il ruolo di Edmondo nell'opera Il proscritto di Carl Otto Nicolai.  Coletti si trasferì a Napoli, dove rimase fino al 1846 come baritono principale al San Carlo. A Napoli Giovanni Pacini compose per lui il ruolo di Piero Zampardi nella sua opera Fidanzata corsa (1842); l'opera e l'interpretazione di Coletti si rivelarono un enorme successo.
Nel 1845 Coletti creò Gusmano per Alzira di Verdi. Il tenore Gaetano Fraschini, che cantava spesso con Coletti, creò il ruolo di Zamoro. Eugenia Tadolini cantò il ruolo dell'Alzira. Verdi aveva insistito sulla partecipazione di Coletti per contratto e gli si dimostrò fedele per molti anni a venire. Coletti sarebbe stato anche la prima scelta di Verdi per l'opera Una vendetta in domino da rappresentare a Napoli e mai composta. Coletti in quegli anni cantò anche a Parigi, Vienna, Praga, Dresda, Lipsia e Colonia.
In seguito alla defezione del baritono stellare Tamburini al Covent Garden, Coletti tornò al Teatro di Sua Maestà, assunto dal successore di Laporte, Benjamin Lumley. Questi scelse il Nabucco di Verdi. Per Coletti la creazione del ruolo di Francesco ne I masnadieri di Verdi, diretta dallo stesso compositore, fu un successo personale. Coletti rimase a Londra fino al 1850, cantando diversi ruoli nel repertorio del baritono italiano, esibendosi in Linda di Chamounix, I Puritani,L'elisir d'amore, e in particolare interpretando il Doge ne I due Foscari di Verdi.
Coletti si esibì per tre stagioni a San Pietroburgo (1848-1851) cantando ne I Lombardi alla prima crociata di Verdi e Guglielmo Tell di Rossini. Viaggiò anche fino agli Stati Uniti[34] e si esibì anche a Madrid nella stagione 1851-1852.
A Roma Coletti cantò Rigoletto nel 1851, I due Foscari, Un ballo in maschera (Teatro Apollo, 1854) e I vespri siciliani (Teatro Argentina, 1856). Creò inoltre il ruolo di Amleto per l'omonima opera di Luigi Moroni.
A Venezia a La Fenice Coletti cantò in Lucia di Lammermoor di Donizetti, I due Foscari di Verdi e Stiffelio (1852) (che cantò anche alla Scala, nel 1851). Nel 1854 Verdi modificò per lui la parte di Germont ne La traviata .  Questa versione, andata in scena a Venezia al Teatro Gallo, (Teatro San Benedetto) divenne la versione definitiva fino ai giorni nostri.
Nel 1857 Coletti creò il ruolo di protagonista del Pelagio di Saverio Mercadante al Teatro San Carlo di Napoli (1857). Verdi stava considerando Coletti come interprete del ruolo principale nella sua opera Re Lear per Napoli, che non fu mai composta.
Coletti morì ad Anagni nel 1894.