Scarica
la mappa

Compreso tra i territori comunali di Fiuggi, Fumone, Ferentino e Alatri, il Lago di Canterno è un bacino carsico di discrete dimensioni con una profondità compresa tra i 13 ai 25 metri, con forma allungata, mossa da promontori ed isolette.

Il lago sorge in un luogo appartato e silenzioso, a pochi chilometri da Fiuggi Fonte e dal suo turismo rumoroso e invadente. Un luogo dal fascino straordinario, nonostante la vicinanza a trafficate strade provinciali. Nonostante siano poco chiare le origine del lago, si ritiene che la sua formazioni abbia avuto nel corso dei primi decenni dell’Ottocento. Nel 1821 l’abisso d’un tratto si ostruì completamente, dando così inizio al veloce processo di riempimento della valletta.

Il meccanismo che aveva portato all’origine del Lago di Canterno, tuttavia, si rivelò presto come la causa diretta di una caratteristica davvero insolita del bacino, che gli fece meritare l’appellativo di “lago fantasma”. Il lago divenne infatti protagonista di un singolare fenomeno di “instabilità”, legato al periodico svuotamento e riempimento del “Pertuso”. Questi sono causati rispettivamente dalla disgregazione o dall’accumulo di materiale ligneo e detritico al suo imbocco. A intervalli irregolari, il lago si seccava parzialmente o per intero, per poi riapparire, spesso improvvisamente, nella sua primitiva ampiezza, e la fase di prosciugamento non si presentava sempre con lo stesso effetto: essa poteva durare vari mesi (1913 e 1914), qualche giorno (1882 e 1894) o addirittura molti anni (dal 1894 al 1943).

Un fenomeno, quello della periodicità del lago, che si protrasse in maniera eloquente e spettacolare per12 volte fino al 1923, ma che fu definitivamente ridimensionato nel 1945, dopo circa 20 anni di secca, con l’ostruzione artificiale dell’inghiottitoio e con la realizzazione di una piccola centrale idroelettrica. Nel 1943, intanto, era stato possibile effettuare la prima esplorazione del “Pertuso”, e si era scoperto che esso comunicava con una grotta sotterranea, una delle tante cavità carsiche della zona. Si comprese solo allora, peraltro, ove si rifugiassero i pesci durante i periodi d’abbandono delle acque, fatto che fino a quel momento era rimasto inspiegabile. Sebbene oggi si cerchi di regolare il volume del bacino, la sua naturale peculiarità di essere instabile non è scomparsa del tutto. Si manifesta anzi anche più costantemente, benché in maniera senza dubbio meno scenografica rispetto al passato.

Il lago di Canterno, infatti, è ancor oggi oggetto di repentini mutamenti del livello delle acque, osservabili anche nel giro di pochi anni. Testimone assai suggestivo di questi cambiamenti è un alberello solitario che si erge delle acque ad una quarantina di metri dalla costa rivolta a Fiuggi, presso l’imbocco del Fosso del Diluvio: nei periodi di piena, come l’attuale, esso appare quasi sommerso dalle acque e viceversa in quelle di secca ne fuoriesce interamente, situazione osservabile fino a nemmeno un anno fa. Ma a ben vedere, l’attrazione esercitata dal lago sul viaggiatore dai gusti romantici non si esaurisce in questa sua curiosa prerogativa. Pochi luoghi come Canterno sanno regalare pure sensazioni d’incanto.

Meraviglioso ed indimenticabile è in particolare l’affaccio ad Est verso i Monti Ernici, con in primo piano le due nobili vette rocciose della Monna e della Rotonaria, che in inverno si specchiano innevate sulle acque azzurre del lago, mostrandosi al tramonto tinte di rosso, porpora o viola. Anche l’ambiente circostante, contraddistinto da prati verdissimi e colline ora brulle ora boscose, fa di questo “lago fantasma” uno scorcio magico di Ciociaria, che, per l’effetto coreografico complessivo, è stato paragonato ai ben più celebri laghi scozzesi, come quello di Lochness. E, dall’alto di un colle, dominano poi questo paesaggio d’epica bellezza le tetre rovine medievali di Porciano Vecchio, testimonianza del glorioso passato di queste lande.