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Nell’entroterra della regione Lazio, a sud di Roma, c’è una zona collinare, la Ciociaria, habitat ideale per la vite e l’ulivo, coltivati fin dai tempi dell’Impero Romano.
 È qui che si trovano i vigneti di Casale della Ioria, a circa 400 metri sul livello del mare, immersi tra boschi e uliveti.

In questo territorio le vicende storiche e un microclima particolare hanno fatto in modo che giungessero a noi varietà di vitigni antichi: un’antica stirpe di cloni selezionati nel tempo.
 Anno dopo anno si sono susseguiti i reimpianti, percorrendo la strada difficile, ma entusiasmante, della salvaguardia delle uve autoctone.

Il Rosso Cesanese, primo attore nell’Azienda, l’estroversa Passerina bianca, e l’ultima arrivata, l’Olivella, un’uva rossa che giaceva pressoché dimenticata tra le colline del luogo.
L'Azienda è inoltre situata all'interno dell'area di produzione del Cesanese del Piglio DOCG.

Il principio fondante del lavoro svolto in azienda parte dall’idea che “un grande vino si produce nel vigneto”. Per questo coltiviamo le viti con cura e attenzione, utilizzando tecniche a basso impatto ambientale. Questi interventi impegnativi sotto il profilo economico e organizzativo ci permettono di vendemmiare a mano uve di altissima qualità che trasformiamo nella cantina aziendale.

Ed è qui che riponiamo il massimo impegno per salvaguardare il grappolo, non sciupando ciò che la natura ha generato: tecniche semplici ma applicate in modo rigoroso, l’abolizione di procedimenti invasivi o che possano far perdere l’originalità alle nostre uve, il tutto per poter proporre vini mai scontati capaci di sorprendere e di entusiasmare i nostri frequentatori.