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Pista Ciclabile Paliano-Serrone-Fiuggi

C’era una volta un trenino, che arrancava lentamente dal centro di Roma fino a Fiuggi, a circa 70 chilometri di distanza. Seguiva la Casilina e la Prenestina, inoltrandosi nella campagna romana che pian piano con gli anni diventava borgata, e poi periferia vivace ma abbandonata a se stessa dall’ammistrazione pubblica. Fuori Roma proseguiva servendo i vari paesini lungo la Prenestina e poi la SR155: Palestrina, Cave, Genazzano… fino ad arrivare a Fiuggi, nota per la sua stazione termale.

Il trenino ebbe il suo momento di gloria nel secondo dopoguerra, quando era usato dal sempre crescente numero di persone che si trasferiva a Roma un po’ da tutta Italia. Mio nonno, che arrivò a Roma nel 1946 dal Veneto, lo usava in entrambe le direzioni, per andare a lavorare da Tor Vergata (all’epoca piena campagna, oggi trafficatissima periferia) verso il centro, o per qualche rara gita domenicale verso i paesini nominati sopra. Oggi il percorso del trenino è molto ridotto, limitato a una manciata di chilometri, senza superare neanche il Raccordo Anulare.

Ma lo spirito del treno rivive in una pista ciclabile ricavata dai suoi binari smantellati, fra i comuni di Paliano e Fiuggi. La pista ciclabile inizia improvvisamente lungo la trafficata SR155, in un punto poco fruibile in quanto difficile da raggiungere con altri mezzi. Per questo abbiamo deciso di offrire due opzioni, una per i ciclisti un po’ più allenati ed esperti, e una per tutti, anche per famiglie con bambini.

Opzione 1:
Colleferro – Paliano – Serrone – Fiuggi

Per questa opzione possiamo far partire il percorso dalla stazione ferroviaria di Colleferro, in modo da sfruttare l’intermodalità treno + bici. È consigliata ai ciclisti un po’ più esperti per due motivi: si passa per strade aperte al traffico, e si deve superare una salita di circa 5 km, al 5% di pendenza media e 8% di pendenza massima. Il percorso è lungo circa 36 chilometri (solo andata).

Dalla stazione di Colleferro si prende la trafficata SS6 Casilina verso Roma per circa un chilometro, per poi prendere subito a destra la SP21, che si segue per circa 2,2 chilometri. A questo punto si prende a sinistra una strada locale (Contrada Colle Rampo) che in 7,8 km porta sulla SR155, in corrispondenza del punto in cui inizia la pista ciclabile Paliano – Serrone – Fiuggi, nel territorio del comune di Paliano. Da qui altri 6 km di pista ciclabile (comprendenti la salita di cui abbiamo parlato) portano fino alla ex stazione di Serrone. Il percorso continua lungo la pista ciclabile fino a Fiuggi.

Opzione 2:
Serrone – Fiuggi

Ai ciclisti meno esperti consigliamo invece di partire direttamente da Serrone: il tratto Serrone – Fiuggi è quello più bello paesaggisticamente, più facile, e anche più protetto dalle automobili. Si pedala sempre su pista ciclabile separata dalla strada, in mezzo alla campagna, con un panorama che gradualmente si apre verso la valle in basso. A sud ammiriamo la doppia catena dei Lepini (sulla sinistra) e i Colli Albani (sulla destra). Volendo, è possibile fare qualche deviazione verso i vari paesini che si sfiorano (Serrone, Piglio, Acuto), magari per comprare una bottiglia di Cesanese del Piglio, il vino locale. Lungo il percorso si trovano diverse aree di sosta per fare merenda; alcune sono dotate di fontanelle.

Come detto, il percorso è quasi interamente su pista ciclabile. In un paio di occasioni però è necessario attraversare, con molta attenzione, la Prenestina. È necessario inoltre fare attenzione a ciò che resta di alcuni paletti che probabilmente segnalavano la pista ciclabile: sono stati tagliati, ma ne è rimasta la base alta pochi centimetri, che può essere molto pericolosa se la si prende a piena velocità; ce ne sono forse 7-8 lungo tutto il percorso; pur facendo i complimenti alle amministrazioni locali per l’idea della pista ciclabile, ci chiediamo: cosa ci vorrebbe a toglierli? Solo un po’ di buona volontà.

Le ferrovie, anche quelle piccole, sono importanti, e andrebbero potenziate, non smantellate. Nei tratti in cui sono ormai già in disuso però, non ci sono scuse per non trasformarle in piste ciclabili, con una spesa relativamente bassa, invece di lasciarle in abbandono. Questa pista ciclabile Paliano – Serrone – Fiuggi è un buon esempio di ciò che si potrebbe fare, anche se sembra un po’ una cattedrale nel deserto. E se l’intero percorso della ferrovia, dal centro di Roma fino a Fiuggi, rinascesse come pista ciclabile?