Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale
A 70 km a sud di Roma, entrati in Ciociaria e sfiorando la Via Francigena, la via che nel medioevo conduceva ai porti d’imbarco per la Terra Santa - meta di pellegrini e di crociati - su un dolce pendio si staglia il profilo di una città vivace, ricca di storia e di monumenti, di arte e di cultura, considerata “Città dei Papi” per il numero dei pontefici che l’hanno scelta come sede papale e per la magnificenza che ancora oggi caratterizza il suo centro storico: è la città di Anagni.
Il viaggiatore che si addentra in questo scrigno di pietra lasciato intatto dalla Storia, può piacevolmente perdersi nei suggestivi vicoli dove ogni dettaglio esalta l’atmosfera medievale che permea tutta l’antica cittadina, e lasciare che l’immaginazione lo conduca a ritroso nel tempo in un sorprendente viaggio nell’Italia di quasi mille anni fa.
Ma tutto questo, nelle calde sere d’estate, assume una forza evocativa straordinaria quando, mentre il sole tramonta in fondo alla valle colorando di rosso le antichissime mura e ogni pietra della straordinaria cattedrale e dei palazzi e delle torri nobiliari, si accendono le luci sui palcoscenici allestiti nei luoghi più incantevoli del borgo a rievocare quelle che erano le occasioni di vitale socialità di un'epoca lontana dove, al calare della sera e alla luce della luna, la ragione cedeva facilmente il passo al desiderio e alla paura, al sogno e al mistero. Sono i palcoscenici del Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale, sui quali si esibiscono artisti di prestigio e giovani talenti emergenti, che propongono performance di teatro, di danza, di musica, che condividono l’obiettivo e il compito di esaltare l’immaginario dell’appassionato spettatore, di condurlo nei mondi creati dai più grandi autori del Medioevo e del Rinascimento o dai grandi artisti che da quelle epoche hanno tratto ispirazione.
Il pernottare nelle accoglienti e pittoresche strutture turistiche della Città papale o il gustare la cucina tipica nei locali all’ombra di portici trecenteschi o ai piedi della cattedrale viene premiato dall’offerta gratuita di tutto il programma del Festival, che tradizionalmente si tiene nella seconda metà del mese di agosto, quando molti eventi altrove si sono già conclusi ma la voglia di estate e di festa nei turisti oltre che negli abitanti è ancora desiderosa di essere appagata, spingendo visitatori italiani e stranieri a varcare le antiche porte della città per raggiungere le platee allestite nei luoghi deputati agli spettacoli, accolti dal personale di servizio pronto a fornire con gentilezza e cortesia informazioni e indicazioni.
E come cala il buio sulla platea e la luce sale sul palco, ecco che le mura, gli archi, i palazzi che fanno da sfondo si trasformano in una scenografia irriproducibile, maestosa e struggente; e le parole, la musica e le azioni da cui sono costituiti gli spettacoli selezionati con cura e competenza e che abitano ogni sera gli spazi scenici, si fondono con le forme che li accolgono in un’alchimia sensoriale che gratifica l’attesa dello spettatore e ne nutre l’immaginario e il desiderio di conoscenza.
L’Inferno di Dante, Amleto, Orlando il paladino, Don Chisciotte, Otello e Desdemona, Guerin detto il Meschino, Macbeth, Romeo e Giulietta, Bonifacio VIII e Celestino V i personaggi delle novelle del Boccaccio, Lucrezia Borgia, Brancaleone...è solo l’inizio di un infinito elenco di capolavori della letteratura e di personaggi storici o di fantasia che ogni estate hanno l’opportunità di rivivere e di essere apprezzati dal numeroso pubblico grazie a un contesto architettonico unico che per la suggestione magica e l’armonia che lo caratterizza esalta la bellezza delle opere e la bravura dei loro interpreti.
Racconto di Giacomo Zito